Eppure sono sempre qui a parlare di PMA. In effetti mi sono vista poco con le mie amiche, fotografo un pochino meno, leggo un pò meno (a parte il libro di Raffaella che però guarda caso è sempre sull'argomento), mi concentro poco su altro. E aver fatto la I.U.I. - tecnica di inseminazione veramente blanda, proprio da pivelli- che dà risultati positivi al 10% non è che aiuti a pensare a molto altro.
10%.
Più che altro non faccio/facciamo altro. Per una settimana sono andata alla clinica, che ovviamente non è proprio nei paraggi, un giorno sì e l'altro pure, eco-prelievi-punture-eco-prelievi, avendo un lavoro dove non sai più cosa inventarti (dire la verità è purtroppo un'opzione da evitare se a casa non voglio restare), e soprattutto il mio nanetto. Da incastrare ma anche da godere.
Domenica mattina ore sei io e il co-protagonista della faccenda - Grande Lui - ci siamo alzati per iniziare il giorno con un'inseminazione. Si esce prima del sole, mano nella mano infreddoliti.
Siamo andati a letto arrabbiati. Per un'altra cosa che non aveva niente a che fare. Una litigata al posto sbagliato nel momento sbagliato. Potevamo proprio evitarcela.
Apro una piccola parentesi perchè il periodaccio passato e che ogni tanto bussa alla nostra porta ci ha fatto bene. Come coppia.
Ci ha posto grandi domande.
Ho trovato le risposte.
Abbiamo le risposte.
Chiusa parentesi.
Comunque: macchina, viaggio in silenzio, mano nella mano, clinica. Deserta e quasi più fredda di fuori. Ci credo sono le 7.30 di una gelida domenica di gennaio. Quella clinica dove ormai ti riconoscono per nome ma non perchè gli sei simpatica ma perchè hanno più e più volte strisciato il tuo bancomat.
E tu ti senti fortunata perchè è domenica presto e loro sono lì per te.
Gli sei grata perchè sul loro lavoro ci conti. Tu ti sei affidata a loro.
Il marito viene subito prelevato e portato nella saletta del peccato, solo in compagnia di un video anni '80 per cui era meglio l'opzione immaginazione (così dice e io mi sono immaginata porno star cotonate).
E tu (moralista-che-non-vuole-ammettere-di-esserlo) che hai sempre rotto se si guardava un porno adesso lo accompagni e aspetti fuori.
E sei grata che lo faccia.
Dopo si va al bar di paese davanti alla clinica e viviamo la routine di periferia delle 8 di mattina di quella solita mattina gelida di gennaio. Tutt'altro che un mortorio come immaginavo, anzi, antropologicamente molto interessante!
Inganniamo il tempo e c'è quella complicità che ci permette di fare tranquillamente la settimana enigmistica, nonostante tutto. Perchè non è il momento per pensarci. L'importante è che siamo insieme.
Dopo un'ora si torna in clinica ed è il mio turno.
Un secondo ed è fatto.
Nessun dolore. Nulla.
Una botta e via in confronto è l'apoteosi del romanticismo.
"Stia qui 20 minuti sdraiata". "va bene".
Rimani lì al freddo del neon, da sola, immobile in balia dei pensieri.
E mi sono fatta una promessa.
Quindi tutti a casa. Grazie, arrivederci.
Ieri torno per fare l'eco di controllo. Non si capisce nulla. Non si sa se la terapia ormonale abbia funzionato. Quindi prelievo del sangue per capire se si deve ripetere l'inseminazione. "Domani la chiamo e le dico se dovete venire subito". E la tua mente immediatamente comincia a pensare ai possibili incastri. Tetris allo stato puro. Pensi al marito, al suo lavoro e all'idea del subito, al mio lavoro -panico/paura - e poi sempre e soprattutto al piccoletto.
E' una bella fatica. Tutta mentale, le punture sono una cazzata in confronto.
E mentre paghi l'ennesimo conto ti "cade" l'occhio sul foglio prenotazioni visite e chi c'è un'ora dopo di te? Proprio quella tipa. Quella che aspetta il suo secondo figlio (arrivato così, non è che proprio lo volevamo) e a casa ha una bambina meravigliosa di due anni. La bambina più adorabile e bon ton mai vista. Quella che lavora nella moda. Quella con la tata migliore del mondo. Quella che va a farsi il week end a New York quando vuole. Quella sempre vestita con stile.
La cosa peggiore è che questa tipa mi sta molto simpatica.
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Oggi il caro gino mi ha chiamata dicendomi che non dovevamo andare ma che mi richiama sta sera per parlarmi.
ok.
10%.
Avremo il risultato tra due settimane.
Io sto bene.
Ho fatto l'amore ieri sera. L'amore quello bello, intenso, goduto e grato.
Quello che fanno due che sono una squadra.
[grazie amore mio]