13 settembre 2015

la lontananza che rimpicciolisce gli oggetti all'occhio li ingrandisce al pensiero.



Mi ero detta che salita sul treno avrei sistemato quelle benedette foto di quest' ultima estate addosso, dentro, fuori, dapperttuto. Poi ci scrivo anche un post.
Ma alla fine non riesco a scrivere di sale, vento tra i capelli, coccole, litigate, tuffi, nuvole e pesci.
Sono fuggita per due giorni, all'ultimo minuto, perchè mio padre è stato male.
Sono stata nell'ordine preoccupata, spaventata, rincuorata.
Non ero mai stata a trovare mio padre in ospedale. Fa un certo che.
Sono sei anni che non vengo dai miei senza un figlio o due al seguito.
Non ho mai avuto il tempo di realizzare quanto io sia effettivamente lontana.
Non serve andare in un altro paese, bastano quei troppi chilometri che impediscono di fare un'improvvisata quando si ha voglia.
Vedo che sono lontana perchè i meccanismi quotidiani non mi includono.
Io non ci sono mai.
Non posso fare tante cose. Pratiche.
Va tutto bene, non c'è bisogno di me, se la cavano.
Però un pezzo rimane sempre qui. E' sempre lo stesso pezzo di cuore, quello che lascio quando parto e ritrovo quando torno.
E' così quando si vive via.
Stare insieme è sempre una cosa programmata, non può essere naturale.
Noi siamo abituati.
Ti abitui alla mancanza. 
Poi ogni tanto viene a pungerti. 

Adesso foto e Bob Dylan.
Buon viaggio a me.
Torno da quei tre che sono la mia casa.











3 commenti:

  1. Le foto dicono tutto, raccontano.
    Quanto alla lontananza, è ciò che temo di più.

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  2. cara, capisco quella sensazione.. a me a volte sembra anche senso di colpa.
    Ma alla fine se sono lontana 500 km dai miei ci sono dei buoni motivi, forse nella quotidianità tante cose non sarei stata capace di viverle e apprezzarle. Hai ragione a dire che non sono i chilometri, ma la distanza che impedisce la spontaneità. Cerco di sopperire con mail, messaggini, telefonate.. ma più loro invecchieranno più sarà peggio (mia mamma ogni tanto minaccia anche di trasferirsi.. per carità.. :-D)
    Comunque Ada urletta io me la voglio mangiare per quanto è bona ;-)

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  3. Fuori casa -e provincia- da quando avevo 19 anni, non posso che condividere i tuoi pensieri. Ora più che mai, e più che mai i genitori avrebbero bisogno di me e dei nipoti, spezza il cuore. Ma la vita scorre per tutti, e allora si cerca di sopperire alle mancanze con tutti i mezzi possibili.
    Comunque complimenti per la bellissima famiglia, le tue foto parlano di tanto amore e tanta serenità!

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