21 giugno 2017

mi lamento ancora, tranquilli.


Solo perché non si pensi che ho smesso di lamentarmi. Perché con l'ultimo post poteva sembrare.
Ho poco tempo quindi sarò concisa e e dei miei lamenti ne farò semplicemente una lista:

  1. Beh, la cacca, ne ho già parlato. Non ne posso proprio più. E proprio per questo ho deciso che non avrò MAI un cane, passata questa non raccoglierò più nessun escremento di nessuno.
  2. Sempre rimanendo in tema figlia: i capricci. Ultimamente tutto viene fatto capricciando. Una gioia.
  3. La nanna. Vi ricordate che vi dicevo che si dormiva? Beh da un mesetto l'incantesimo si è spezzato. Si alza sempre e solo lui, devo dirlo, però poi Lui è giustamente stanco e tutto diventa complicato.
    Il vero problema è l'addormentarsi. Se ho fatto un errore con i miei figli è questo: non insegnare loro ad addormentarsi da soli. Ed è anche una delle poche cose in cui si assomigliano tantissimo. Per addormentarsi ci vogliono, o io o Lui a turno, che leggiamo storie (e questo mi va benissimo) e che teniamo manine fino a quando non si addormentano. Con il primo non ci sono problemi, con Lei ci vuole almeno un'ora. Va bene un pò ma vi assicuro che un'ora al buio con la palpebra calante, il desiderio del divano e i pensieri che si affollano non è simpatico. Non serve dire che se provo ad uscire dalla stanza sono Tragedie.
  4. La mia settimana del mese che segna sempre la crisi di coppia del mese.
  5. I soldi. E qui metto un punto. Ma perché sembrano sempre meno dell'impegno? Ripeto, punto.
  6. Vorrei tanto stare con la mia migliore amica. Ma l'organizzazione, tutto il resto e la distanza rendono le cose quasi impossibili.
  7. I ghiaccioli. Non mi vengono buoni. Cioè, nemmeno i ghiaccioli. Ci metto il succo fatto con della super frutta raccolta con le manine, yogurt, zucchero e viene insapore. Lo faccio con solo il succo e sembra acqua colorata. Ditemelo, PERCHÉ.
  8. Le scuole chiuse. E il lavoro. Un'abbinata letale. Io e lui condividiamo un calendario talmente incasinato che è diventato il nostro unico argomento di conversazione.
  9. La malinconia per quella sensazione, quella della scuola chiusa. Io ho sempre amato studiare ma quella cosa lì, quando ti senti improvvisamente libero, leggero, che bella che era.
  10. Non apro il capitolo lavoro.

Passo e chiudo.

8 giugno 2017

Pensieri sparsi di un giovedì mattina incredibilmente libero.



C'è un momento, lo riconosci ormai al secondo figlio, l'hai già vissuto. Un momento in cui queste cose che sono cresciute così in fretta, che non si fermano mai, che ti scappano, fanno uno scatto in più. E' una specie di fitta. Un crampo. E ti viene un'irrefrenabile voglia di mani piccolissime, gambotte ciocciottelle, guance senza fine e sorrisi enormi, e poi i polsi e le caviglie che scompaiono tra le pieghette, ne vogliamo parlare?! E' una voglia di cose piccole e profumate, delicate. E' un momento da madre. Perchè abbiamo sempre qualcosa in più dei padri. Questa sensazione di stessa carne, di stessi respiri, di stessi incastri, i padri hanno tantissimo, ma questa cosa è più nostra.
Però a differenza della volta scorsa, quella in cui volevo di nuovo e ancora, tanto da rincorrere questo desiderio per anni, questo giro lo so domare e anzi, mi fa godere molto di più quello che c'è, sapendo che sarà così. Non voglio altri figli, anche se sembrerebbe da queste righe, sono a posto così come direbbe Lei.
La voglia di Lei mi ha portato via tanto, mi ha dato tanto. Era giusto così, doveva essere così.
E adesso sono a posto.
Sto bene, sto bene nella mia pelle, non è una cosa semplice, non è una cosa a cui ero abituata. Sono come guarita, non so bene da cosa, ma la sensazione è quella negli ultimi tempi.
Lavoro moltissimo ma lo faccio bene che è molto meglio che farlo e basta. Sto con i miei figli spesso, ho questa fortuna. Mi fanno impazzire molto spesso, ho questa sfortuna.
Lui lo vedo solo con il binocolo perchè in ordine ci sono gli amici, le cuffiette e la musica, le carte pokemon. Poi forse io. Ma funziona così e me ne so fare una ragione.
Lei invece è la mia ombra. E ci piacciamo tanto. Non sempre ovviamente.